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Alfonso Signorini sbugiarda Marco Carta

Alfonso Signorini sbugiarda Marco Carta. “Marco Carta ha detto che ha rifiutato la proposta, ma nessuno gliel’ha mai fatta”, ha dichiarato Alfonso Signorini a Piero Chiambretti riguardo la presunta partecipazione del cantante al Grande Fratello Vip. Carta qualche giorno fa scriveva così sul suo profilo Instagram: “Non è vero che sarò al Grande Fratello Vip. Mi è stato chiesto più e più volte negli anni e anche quest’anno, ma ho sempre rifiutato”.

Marco, da parte sua, ha pubblicato uno screen su Instagram che prova la verità:

Guai per Marco Carta: il pm ricorre contro l’assoluzione di Marco Carta: “Va condannato a 8 mesi”

Guai per Marco Carta. La procura non ci sta all’assoluzione del cantante dall’accusa di furto di sei magliette e chiede che il cantante venga condannato. Ecco quello che riporta ‘La Repubblica’:

‘Secondo il pm Nicola Rossato, che in 28 pagine smonta la sentenza di fine ottobre, il vincitore di ‘Amici 2008’ e ‘Sanremo 2009′ va condannato a 8 mesi e 400 euro di multa perché contribuì al furto commesso con un’amica rimuovendo “le placchette antitaccheggio” e nascondendole “nel bagno”. Per il pm il giudice è stato “molto indulgente” nel credere a Carta, malgrado le dichiarazioni di un “teste oculare”. Il magistrato nel ricorso spiega di aver già dato conto nel primo grado “di quante volte gli imputati hanno mentito” nell’interrogatorio di convalida anche sulla base, poi, della “visione dei filmati di videosorveglianza”. Malgrado ciò, si legge nel ricorso, il giudice ha ritenuto di “dare la prevalenza nella ricostruzione degli eventi al narrato degli arrestati” (Fabiana Muscas si è assunta le responsabilità e per lei è stata decisa la messa alla prova – ndr), “rispetto a quello del teste oculare”. E ciò anche se “la genuinità delle relative dichiarazioni” dei due “è ovviamente inficiata dal rapporto di amicizia e dalla preoccupazione della Muscas” per “le conseguenze mediatiche della vicenda che potrebbero derivare a Carta”. Questi, spiega ancora il pm, “nega il proprio coinvolgimento, ma non riesce a spiegare quando e in che modo la Muscas avrebbe preso i capi di abbigliamento da lui indossati nel camerino”, ossia le sei magliette del valore di 1.200 euro’.

Marco Carta nel ‘Grande Fratello VIP’?

Si preannuncia un’edizione bomba quella del ‘Grande Fratello VIP’, dati già i primi nomi del cast.

Ad aggiungersi al cast, ora, è un nome che se, fosse confermato, sarebbe un vero e proprio colpo per Alfonso Signorini: il portale Gay.it ha riportato uno scoop del settimanale Nuovo, secondo il quale a far parte della prossima edizione del GfVip sarebbe proprio Marco Carta.

Il cantante, che ha già partecipato a ‘L’isola dei famosi’, sarebbe pronto a riscuotere la propria rivincita dopo le polemiche che l’hanno coinvolto nei mesi passati riguardo il furto delle magliette (caso da cui poi è stato assolto).

Le prime parole di Marco Carta dopo essere stato assolto

E’ di poco fa la notizia di Marco Carta, che è stato assolto dall’accusa di aver rubato delle magliette dal valore di 1200 euro alla Rinascente di Milano.

Ecco le sue prime parole:

Non ho mai smesso di credere. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione. Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, quelli veri. Grazie Sirio, amore mio. Adesso posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere. Grazie al mio World Paper. Grazie dal profondo del mio cuore ai miei avv. Simone Giordano Ciró é Massimiliano Annetta.

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Marco Carta: chiesti otto mesi di carcere

Il pubblico ministero milanese Nicola Rossato ha chiesto otto mesi di carcere e 400 euro di multa per Marco Carta, che lo scorso giugno è stato accusato di furto aggravato nel processo con rito abbreviato per il famoso caso delle 6 magliette, che valevano 1200 euro, rubate alla Rinascente. I difensori del cantante, gli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, hanno precisato:

“Non facciamo previsioni ma siamo fiduciosi, come lo siamo sempre stati”.

I legali dell’artista hanno chiesto l’assoluzione piena.