Martedì 17 giugno, durante la diretta de La volta buona con Caterina Balivo, un uomo si è presentato in modo insolito: “Valerio da Piacenza” al telefono, ma invece di partecipare al gioco ha lanciato un messaggio di protesta. Oltre alla dichiarazione, colpisce la sua voce, sorprendentemente simile a quella dell’omonimo intervenuto nel 1997 a Pressing, condotto da Raimondo Vianello e Miriana Trevisan

La telefonata shock: bambini, fame e… cucurbitacee
La chiamata è iniziata normalmente, con la conduttrice che chiedeva chi fosse e invitava a giocare. Ma Valerio ha rifiutato:
“No, no, un momento… c’è gente che ha fame e ha sete. Le cucurbitacee al Governo possono dare acqua. I bambini no, si dissetano con le lacrime delle madri. Io non voglio essere complice…”
Il suo intervento, confuso e intenso, ha lasciato Balivo perplessa :contentReference[oaicite:2]{index=2}.
La reazione della conduttrice
Caterina Balivo ha provato a riportarlo al gioco, ma, constatando che la telefonata stava sottraendo tempo agli altri spettatori, ha richiamato Valerio all’ordine: dopo un momento di scuse gentili da parte di lui, la chiamata è stata chiusa :contentReference[oaicite:3]{index=3}.
Il déjà‑vu: la voce che riporta al 1997
Negli stessi identici termini (“Valerio da Piacenza”) e con la stessa tonalità, un anonimo aveva fatto una telefonata a Pressing nel maggio 1997, generando un momento tra i più memorabili della tv italiana :contentReference[oaicite:4]{index=4}.
Oggi, quella chiamata a Caterina Balivo ha riacceso i riflettori su quell’episodio vintage: la straordinaria somiglianza vocale ha riaperto discussioni e curiosità sul misterioso “Valerio”.
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Martedì 17 giugno, durante la diretta de La volta buona con Caterina Balivo, un uomo si è presentato in modo insolito: “Valerio da Piacenza” al telefono, ma invece di partecipare al gioco ha lanciato un messaggio di protesta. Oltre alla dichiarazione, colpisce la sua voce, sorprendentemente simile a quella dell’omonimo intervenuto nel 1997 a Pressing, condotto da Raimondo Vianello e Miriana Trevisan.
La telefonata shock: bambini, fame e… cucurbitacee
La chiamata è iniziata normalmente, con la conduttrice che chiedeva chi fosse e invitava a giocare. Ma Valerio ha rifiutato:
“No, no, un momento… c’è gente che ha fame e ha sete. Le cucurbitacee al Governo possono dare acqua. I bambini no, si dissetano con le lacrime delle madri. Io non voglio essere complice…”
Il suo intervento, confuso e intenso, ha lasciato Balivo perplessa :contentReference[oaicite:2]{index=2}.
La reazione della conduttrice
Caterina Balivo ha provato a riportarlo al gioco, ma, constatando che la telefonata stava sottraendo tempo agli altri spettatori, ha richiamato Valerio all’ordine: dopo un momento di scuse gentili da parte di lui, la chiamata è stata chiusa :contentReference[oaicite:3]{index=3}.
Il déjà‑vu: la voce che riporta al 1997
Negli stessi identici termini (“Valerio da Piacenza”) e con la stessa tonalità, un anonimo aveva fatto una telefonata a Pressing nel maggio 1997, generando un momento tra i più memorabili della tv italiana :contentReference[oaicite:4]{index=4}.
Oggi, quella chiamata a Caterina Balivo ha riacceso i riflettori su quell’episodio vintage: la straordinaria somiglianza vocale ha riaperto discussioni e curiosità sul misterioso “Valerio”.