Dopo più di due anni passati nel silenzio più totale, Manuel, il fratello di Pamela Petrarolo, è finalmente riapparso. L’ex volto noto della televisione aveva raccontato in più occasioni il dramma vissuto dalla sua famiglia: da un giorno all’altro, il fratello trentacinquenne era sparito, senza lasciare tracce, né messaggi, né spiegazioni. Nessuno sapeva se fosse vivo o morto, si era persino ipotizzato che potesse essere finito in una setta.
La telefonata che ha cambiato tutto: “Ciao mamma”
Il colpo di scena è arrivato nella notte. Una telefonata, giunta all’improvviso sul telefono dei genitori, ha interrotto il lungo incubo. A raccontarlo è stata la stessa Pamela, visibilmente scossa:
“Era notte fonda, i miei genitori stavano dormendo. Ricevono questa chiamata da persone che dicono di essere con mio fratello. Mia madre era in stato confusionale, pensava fosse uno scherzo, o magari una truffa. Ha cercato di fare delle domande, ma le risposte non erano convincenti. Finché non ha detto: ‘Fatemi parlare con lui, è l’unico modo per capire se è davvero Manuel’. A quel punto hanno messo il viva voce e lui ha detto: ‘Ciao mamma’. Mia madre l’ha riconosciuto subito, con la voce tremante mi ha raccontato che era proprio lui, il suo Manuel che mancava da più di due anni.”
Ritrovato sì, ma perché arrestato
Il ritorno di Manuel, però, ha avuto un risvolto amaro. Il giovane è stato ritrovato non per sua volontà, ma perché è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di furto d’auto. Attualmente si trova agli arresti domiciliari, ma non presso l’abitazione della madre.
“È una notizia bellissima sapere che è vivo. Ma tutto ci è arrivato addosso dai media, ed è un turbine confuso. Noi conosciamo Manuel come un ragazzo perbene, ha sempre lavorato. Mia madre non ha avuto la possibilità di parlargli davvero, di chiedergli cosa sia accaduto in questi anni. Non lo riconosce più. Due anni e mezzo sono lunghi, può essere successo di tutto. Magari ha incontrato persone sbagliate. Se ha sbagliato è giusto che paghi, ma noi restiamo la sua famiglia. Io credo nella possibilità di cambiare, nella redenzione.”
Senza contatti, senza risposte
In questo momento, Pamela e la sua famiglia non hanno modo di comunicare direttamente con Manuel. Non ha un telefono, e nessuno sa dove si trovi esattamente. I contatti dipendono unicamente dalla sua volontà di farsi sentire.
“Non abbiamo alcuna informazione. Se vuole, sarà lui a chiamare. Ma noi non possiamo contattarlo. È tutto nelle sue mani. In questo momento non sappiamo dove sia, cosa stia vivendo, con chi stia. Possiamo solo aspettare.”
Una vicenda che lascia il cuore sospeso: un ritrovamento che porta sollievo, ma anche nuovi interrogativi, dolori e paure. Per Pamela e la sua famiglia, l’incubo è finito solo a metà.
Comments are closed.